sabato 23 dicembre 2017

Agents of Shield - Recensione 5x5 Rewind


Mentre il team tenta di sopravvivere nello spazio e nel futuro, cosa è accaduto sulla Terra? Che fine ha fatto Fitz? Come è stato possibile il suo arrivo nel futuro?

[SPOILER]

*****


Come ampiamente annunciato, l'episodio di questa notte mette in pausa la storia nel futuro e fa un passo indietro, ripartendo dalla tavola calda dove tutto è iniziato (o finito). Fitz si ritrova solo e non riesce a capire cosa sia successo, viene arrestato e, poiché il tempo scorre diversamente tra le due realtà, passa sei mesi in una prigione militare ora che lo Shield è (ancora una volta) considerato fuorilegge.


L'episodio mantiene il ritmo tipico della serie anche se mancando gran parte del cast - a parte la scena iniziale - tenta una via diversa, come già fatto nella terza stagione con l'episodio di Simmons sola nello spazio. Per sostenere Fitz, ritorna Hunter che porta una ventata di leggerezza (e dei furetti....) dopo le atmosfere cupe dei primi quattro episodi.

Al di là della storia raccontata, a tratti poco credibile (come ha fatto Hunter ad entrare nella base fingendosi avvocato? Come hanno rintracciato facilmente Enoch l'alieno? Come riescono ad entrare nuovamente in una base super segreta e protetta? Perché l'esercito non crede che possano essere coinvolti alieni che esistono in questo mondo?) l'episodio dimostra ancora una volta la qualità della serie. Nei miei commenti in varie sedi, l'aggettivo "solido" è quello che uso più comunemente perché questo è l'aspetto più rilevante della serie, la sua solidità.


La serie avanza per accumulo senza perdere il filo della storia e seminando indizi, personaggi e storyline che hanno sempre uno scopo. Così, in una stagione che si svolge nello spazio e nel futuro ritroviamo Polly Hinton e sua figlia Robin che avevamo già conosciuto in Spacetime nella terza stagione. Si era già intuita l'importanza di questa linea narrativa che viene infatti ripresa a distanza di tempo indicando in Robin la chiave di volta e di svolta della stagione, sottolineando il suo legame con Daisy e portando avanti ancora una volta l'idea di destino e fato.


Inoltre, la scelta di come risolvere la questione di Fitz che deve riunirsi al gruppo, viene risolta nella maniera più semplice e, al contempo, più originale. Invece che inventarsi chissà quali magie e meccanismi,  Fitz si fa congelare come un novello Captain America per far passare questi 75 anni che li dividono dal gruppo, non prima di aver nascosto attrezzature per aiutare il team, compreso un braccio robotico di Coulson.

Hunter viene lasciato ad occuparsi di Polly e della figlia, cosa che farà con Bobbi, qui assente. Nel momento di salutare Fitz c'è ancora una volta una citazione di Star Wars che avrei giurato avrebbero usato con Coulson, prima o poi.


Da notare come la situazione sulla Terra sia nuovamente delicata per lo Shield e il ritorno non sarà facile anche perché il nuovo Generale dell'Esercito, la donna che probabilmente ha sostituito Talbot, sembra avere più di un segreto. Inoltre, sui giornali è indicato chiaramente il nome di Coulson, che quindi è ormai vivo alla luce del giorno agli occhi degli Avengers e di Audrey. Vedremo le conseguenze di questa notizia?

L'atteggiamento di Fitz fa emergere la sua doppia personalità che ancora sta cercando un equilibrio tra realtà e framework. Ritorna lo Zephyr One con Fitz che coglie l'occasione per ricordare come il team sia la sua famiglia, tema presente sin dall'inizio della serie.

AoS si prende una pausa di una settimana e al ritorno nel 2018 avremo l'episodio diretto per la prima volta da Clark Gregg in persona che si preannuncia ricco di azione e con una scontro epico tra Daisy e Sinara. Stupisce che nelle varie classifiche di fine anno AoS non compaia mai tra le migliori serie del 2017 quando tra la quarta stagione e questo inizio di quinta ha dimostrato come sia una serie assolutamente di qualità, cult e....ho già detto solida?






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