lunedì 29 novembre 2010

Misfits e la cult tv britannica


E' iniziata da poche settimane la seconda stagione di Misfits, serie britannica prodotta da Channel 4 che lo scorso anno si è rivelata una delle serie più originali e di successo. Creata da Howard Overman (Merlin, Hotel Babylon), la serie racconta la storia di cinque giovani alle prese con i servizi sociali per piccoli reati. Durante una giornata di servizio, il gruppo si trova la centro di uno strano evento atmosferico alla fine del quale si ritroveranno con dei superpoteri alcuni dei quali un po' anomali: la capacità di rivivere il passato per modificarlo, la capacità di eccitare una persona con un semplice tocco, l'invisibilità, la lettura della mente e l'immortalità.



Nella prima stagione, il gruppo omogeneo si ritroverà ad essere forzatamente unito per nascondere l'uccisione del loro supervisore, impazzito in seguito allo stesso evento. La serie si connota per un riuscito mix di drama e comedy e per questa scelta originale di trattare il sovrannaturale con un realismo tipico delle produzioni britanniche.
Il cast è ben assortito e convincente ma c'è da dire che quello che più colpisce della serie è la messa in scena, fatta di riprese estremamente curate, un lavoro sulla fotografia che raramente si trova sul piccolo schermo e una quasi totale assenza di effetti speciali, cosa strana in una serie fantasy. La scelta è data dalla volontà di concentrarsi non sui singoli poteri ma sui personaggi, ai quali lo spettatore riesce ad affezionarsi con facilità.

Le riprese danno ampio spazio alla profondità di campo e ai giochi di messa a fuoco. La fotografia è fredda e asettica quasi in contrasto con le tute da lavoro arancione dei ragazzi che spiccano su sfondi grigi e desolati. La serie è girata nella periferia londinese e sono stati usati dei set nel campus universitario di Brunel, dove anche Kubrick ambientò scene di Arancia Meccanica.

Nel 2010 Misfits ha vinto il BAFTA come migliore serie drama e ora è alla sua seconda stagione dopo una prima di sei episodi. Il lancio della serie è stato anche un esempio di viral marketing ed utilizzo dei social network dove i personaggi scrivevano su Twitter durante la messa in onda dell'episodio.

2 commenti:

Giada Da Ros ha detto...

Sembra bello. Ne avevo letto un articolo in passato, ma non l'ho mai visto. Mi chiedo se ci sia un qualche tipo di collegamento con la vecchia serie americana degli anni '80 "Misfits of science" (http://en.wikipedia.org/wiki/Misfits_of_Science) che aveva anche Courtney Cox nel cast.

Barbara Maio ha detto...

no, non so legate, comunque questa te la consiglio!